Nuova indennità di disoccupazione NASPI INPS 2016: come è cambiata e come funziona

La riforma del diritto del lavoro, attuata dal governo Renzi nel 2015 e denominata Jobs Act, ha modificato profondamente molti aspetti legati al mondo del lavoro.

Tra questi, ha subito importanti modifiche anche la regolamentazione dei cosiddetti ammortizzatori sociali, ovvero quelle disposizioni normative finalizzate al sostegno del reddito di coloro che si trovano involontariamente in una situazione di disoccupazione.

In questo articolo andremo a vedere nel dettaglio cos’è cambiato dopo la riforma e come fare per ricevere un sussidio di disoccupazione.

Indice Articolo

ASDI e DIS-COLL: cosa sono?

 ASDI e DISS-COLL sono tra le novità più importanti introdotte con la con la riforma degli ammortizzatori sociali. Nello specifico:

  • l’ASDI è l’indennità aggiuntiva che spetta a chi, terminato il periodo coperto dal sussidio di disoccupazione, risulti ancora inoccupato. Possono beneficiare di questi ulteriori 6 mesi di aiuti solo coloro che soddisfano tutti i seguenti requisiti:
  • età superiore ai 55 anni;
  • figli minori a carico;
  • ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 5.000 euro.
  • la DIS-COLL è invece un nuovo strumento di sostegno per i collaboratori coordinati e continuativi e a progetto, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata, non pensionati e privi di partita Iva che hanno perso involontariamente il lavoro. La Legge di Stabilità 2016 non ha però rinnovato la misura che quindi non verrà più applicata.

NASPI: cosa significa?

La Naspi è il sussidio di disoccupazione universale che a partire dal 1 maggio 2015 ha sostituito le precedenti indennità di disoccupazione ASpI e mini-ASpI e l’assegno unico di disoccupazione introdotto dalla precedente Riforma Fornero.

Si tratta di un assegno che spetta ai lavoratori in disoccupazione involontaria, ovvero che abbiano lavorato almeno 3 mesi e abbiano perso il lavoro a partire dal 1 maggio 2015.

La nuova disoccupazione viene gestita:

  • da una nuova Agenzia unica del lavoro attraverso i centri per l’impiego a cui il lavoratore licenziato si dovrà rivolgere per sottoscrivere la DID (dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro) e attivare così le procedure di politica attiva del lavoro;
  • dall’INPS che ha il compito di recepire ed elaborare le domande telematiche di disoccupazione ed erogare le indennità  

Come ottenere un assegno di disoccupazione?

 La principale novità della nuova disoccupazione NASpl è l’ampio pubblico di lavoratori a cui si rivolge.

Il nuovo sussidio universale è infatti esteso a chiunque perda il lavoro, anche a precari e collaboratori a progetto, che abbia versato almeno 3 mesi di contributi prima della perdita del lavoro.

I requisiti richiesti per usufruire della Naspi 2016 sono semplici:

  • essere in stato di disoccupazione;
  • aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti al licenziamento;
  • avere almeno 30 giornate di lavoro effettivo o equivalenti nei 12 mesi prima dell’inizio del periodo di disoccupazione, a prescindere dai contributi versati.

La presentazione della domanda Naspi 2016 può essere fatta:

  • direttamente online, se si è in possesso del PIN dispositivo INPS;
  • presso Patronati o Intermediari autorizzati ad inviare le richieste INPS per via telematica.  

Guida completa Naspi 2016

 La durata della Naspi 2016 è di massimo 24 mesi e spetta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni. Per i lavoratori precari invece la durata massima è di 6 mesi.

L’importo si calcola sommando tutte le retribuzioni imponibili ai fini previdenziali ricevute negli ultimi 4 anni, dividendo per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicando il quoziente per 4,33:

  • se la retribuzione mensile è pari o inferiore a 1.195 euro mensili, l’importo della Naspi è pari al 75% della retribuzione;
  • se la retribuzione mensile è superiore a 1.195 euro mensili, viene aggiunto un importo del 25%

L’importo massimo dell’indennità non può superare i 1.300 euro al mese.

L’indennità viene pagata dall’INPS ogni mese con bonifico bancario.

La nuova disoccupazione è riconosciuta anche ai lavoratori licenziati per motivi disciplinari e sono inoltre previste specifiche tutele per i lavoratori stagionali del settore turismo e per i lavoratori in cassa integrazione.

Martina Belmondo
Laureata in Economia Aziendale, classe 1987, Martina dirige la redazione di Inprestiti.com da giugno 2015. Ama gli animali e gli sport estremi.