I piccoli prestiti Inpdap possono essere richiesti sia da coloro che si trovano in pensione, sia dai dipendenti di enti statali o locali, ma quali sono i requisiti necessari per ottenerlo?
In questa semplice guida verrà illustrato il prontuario e una simulazione secondo il quale sarà possibile stimare il finanziamento che verrà concesso a chiunque ne faccia richiesta.
Se vuoi sapere proprio tutto sull’argomento coi migliori consigli aggiornati al 2019 ti invitiamo a leggere la guida a 360° ai prestiti INPDAP di Danilo Arbinotti, regolarmente aggiornata, altrimenti continua a leggere l’articolo.
Perché vengono chiamati finanziamenti ex Inpdap? Il motivo è legato al fatto che tale servizio oramai viene erogato dal reparto “Gestione Dipendenti Pubblici” gestito a sua volta dall’INPS.
Indice Articolo
Piccolo prestito ex Inpdap: chi può chiederlo?
Il piccolo prestito Inpdap può chiederlo qualsiasi dipendente pubblico o pensionato, purché iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
In realtà questa tipologia di sussidio economico può esser suddivisa in importi piccoli o grandi, quindi potrebbe essere un’ottima soluzione anche qualora si volesse ottenere una somma consistente per ristrutturare casa.
Domanda per finanziamento ex Inpdap: a chi rivolgersi?
La domanda per richiedere la cessione del quinto Inpdap, si potrà eseguire in due metodi differenti:
- Rivolgersi all’ente previdenziale;
- Recarsi in una banca istituto finanziario, purché siano convenzionate con l’Inpdap;
Tempi di erogazione e durata
Uno dei fattori più importanti è la tempistica e la durata della somma versata a favore del richiedente. Vediamo di fare chiarezza:
- Piccoli Prestiti: la soluzione più veloce, poiché la domanda viene effettuata per somme piuttosto contenute.
- Finanziamenti Pluriennali Diretti: la durata può variare dai cinque fino a massimo dieci anni.
Un aspetto da tenere in considerazione è il tasso di interesse, che varia a seconda della durata. Generalmente per i prestiti pluriennali la percentuale è molto più bassa rispetto a quelli tradizionali e ancor più lunghi.
Prestiti Inpdap tabelle : download in PDF
Un’altra considerazione va fatta analizzando le tabelle dei prestiti ex Inpdap aggiornati al . Basterà consultare il nuovo prontuario per individuare l’importo della somma in prestito e i relativi tassi di interesse suddivisi in tavole.
Grazie a questi dati si potranno simulare le rate e gli interessi che faranno cumulo per tutta la durata del prestito. Ogni singola voce raffigurata in tabella va letta adeguatamente:
- Importo lordo: come si può intuire, questa sarà la somma corrisposta lorda.
- Rata: quest’ultima verrà erogata mensilmente in base al tuo stipendio netto.
- Interessi di differimento: tale coefficiente varierà a seconda dell’aliquota corrisposta.
- Spese amministrative: tali somme vengono detratte dal finanziamento Inpdap per coprire i costi sostenuti per le pratiche.
Infine sempre sul prontuario sarà possibile osservare il tasso di interesse applicato in base al finanziamento selezionato per ogni colonna. Un altro dato da tener conto sarà l’età, che a sua volta farà la differenza sull’importo netto da erogare.
Piccolo prestito Inpdap: opinioni al riguardo
Il prestito Inpdap conviene per davvero? Per dare una risposta sarà essenziale valutare tutti i fattori che possono influire sull’effettivo costo di interessi da affrontare.
Il primo dato è senza dubbio il TAEG, ovvero la percentuale che si traduce in Tasso Annuo Effettivo Globale. Più alto sarà, maggiori saranno i costi e le spese da sostenere.
Infine sarà altrettanto importante decretare il finanziamento minimo e massimo ottenibile dei finanziamenti Inpdap. Qualora entrambi gli aspetti siano validi, allora l’opinione sarà certamente positiva.