L’Italia è un popolo di santi, poeti, navigatori e….superstiziosi. Ebbene sì, una caratteristica che ci accompagna, e spesso ci rende famosi nel mondo, è la scaramanzia, aspetto che siamo in grado di esibire nei campi più disparati, dalla sfera famigliare fino a quella professionale. Ma è nello svago e nel gioco che diamo il meglio, o il peggio, di noi: basta entrare in un casino italiano, o connettersi ad uno dei tanti sicuri e certificati AAMS presenti sulla rete, per vedere di cosa siamo capaci; emblematica, in tal senso, una scena de “Il secondo tragico Fantozzi“, magistralmente interpretata da Paolo Villaggio, in cui lo sventurato ragionier Ugo asseconda tutti i riti scaramantici del Duca Conte Semenzato.
Assicurarsi non è sfidare il malocchio, ma tutelare sé stessi e il nucleo famigliare
Nel Belpaese, la figura dell’assicuratore viene spesso associata a quella del “menagramo“: non è un caso, quindi, che il popolo italiano sia il meno assicurato di tutti i grandi paesi europei. E l’aspetto relativo ai costi, spesso, costituisce solo un alibi, considerati gli eventuali benefici qualora si manifestasse l’evento assicurato e la possibilità, presente ormai nella maggior parte delle polizze, di rateizzare il premio in rate mensili, trimestrali o semestrali, non di rado per cifre irrisorie.
L’italiano dovrebbe avere un approccio più consapevole e maturo al mondo assicurativo, cercando di tutelare al meglio il proprio futuro e quello dell’intero nucleo famigliare. In alcuni settori, ormai, sottoscrivere una polizza è divenuto di fondamentale importanza. In ambito sanitario, ad esempio, la sottoscrizione di una polizza può consentire tempi decisamente più rapidi nell’erogazione dei servizi rispetto al SSN (Servizo sanitario nazionale), tutelando al massimo la salute di chi le sottoscrive.
Polizza TCM: cos’è e che vantaggi offre
Una polizza adatta alla maggior parte dei risparmiatori, accessibile e – salvo casi specifici – dal premio non troppo elevato, è la temporanea caso morte, in ambito assicurativo più nota con l’abbreviativo TCM. Questa assicurazione copre direttamente il rischio morte, consentendo di ricevere un capitale prestabilito nel caso in cui avvenga l’evento assicurato. In un nucleo famigliare monoreddito, a maggior ragione se vi sono figli non autosufficienti dal punto di vista economico, la sottoscrizione di questo prodotto è assolutamente consigliabile, se non una priorità di rilevante importanza: cosa succederebbe se l’unico percettore di reddito dovesse venire a mancare? Quali sarebbero le fonti di sostentamento per il/la coniuge superstite e i figli?
Queste domande, come ben si intuisce, dovrebbero essere ben presenti in ogni cittadino. Ma spesso, non vengono prese neppure in considerazione per motivi scaramantici, difetto tipicamente italico e latino. Peccato, perché la risposta a questi quesiti sarebbe la seguente: la sottoscrizione di queste polizze garantisce – nel malaugurato caso si manifestasse l’evento – l’erogazione di un capitale che, spesso, non va ad intaccare il tenore di vita degli eredi. I costi della Temporanee Caso Morte variano in base all’età dell’assicurato (più si invecchia, maggiore sarà il premio richiesto al contraente), all’attività lavorativa svolta (più pericolosa per l’incolumità del contraente è l’attività svolta, maggiore sarà il premio richiesto) e ad essere fumatore o non fumatore (molte polizze prevedono una maggiorazione del premio, in alcuni casi del 25%, nel caso il contraente fosse fumatore).