Mutuo Inps ex INPDAP per Dipendenti e Pensionati:rate e modulistica

Il mutuo Inpdap INPS, poche garanzie molti vantaggi questo è il motto per questa tipologia di prestiti non molto conosciuta sul mercato dei mutui per la prima casa o per un’attività. Cerchiamo di scoprire cosa sono e come funzionano questa tipologia di mutui online.

Cosa è un mutuo lo sappiamo tutti: una particolare forma di finanziamento che ci permette di comprare un immobile a rate, a fronte di particolari garanzie. Il mutuo Inpdap INPS si differenzia perlopiù per tassi particolarmente agevolati, per facilità d’accesso e per la tipologia di soggetti a cui è riservato.
In concomitanza alle disponibilità di bilancio del fondo gestito dall’INPS, i mutui ex Inpdap offrono a tutti i dipendenti pubblici, assunti a tempo indeterminato e ai pensionati, iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, un mutuo a tassi agevolati particolarmente vantaggiosi. Per richiederlo, oltre all’appartenenza alle suddette categorie, bisogna essere in possesso di determinati requisiti. Ma a proposito di garanzie, per quanto riguarda il mutuo INPS, essendo la categoria a cui si rivolge particolarmente affidabile riguardo la stabilità delle entrate fisse, per ottenerlo è sufficiente aggiungere una polizza assicurativa, che tutelerà l’ente erogatore del mutuo da qualsiasi tipo d’incidente sull’immobile e a terzi. La polizza non è soltanto obbligatoria, ma deve anche essere minimo di mille euro e prevedere, in caso di danni, il risarcimento direttamente all’INPS, che emetterà nel contempo un’ipoteca volontaria di primo grado pari al doppio del mutuo concesso.

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Chi può Richiedere mutui ex Inpdap Inps?

Tutti gli aventi diritto e i loro requisiti per poter richiedere un prestito INPS: A poter far richiesta di un mutuo INPS non sono solo i dipendenti pubblici e i pensionati, ma anche tutti i componenti del nucleo familiare. Tutti i soggetti devono comunque essere alla loro prima abitazione per ottenere questo tipo di mutuo agevolato. A tale regola esistono però delle eccezioni, che prevedono l’accesso a questi mutui anche a proprietari di quote o di interi immobili, in determinate condizioni, come il possesso di meno del 50% di un abitazione in usufrutto, ottenuto per successione o donazione, ad esempio.
Il dipendente pubblico (a tempo indeterminato e iscritto alle Casse previdenziali ex INPDAP, Cassa Stato, Enti locali) o il pensionato (iscritto alla gestione previdenziale ex INPDAP o presso altre gestioni previdenziali), sviluppano il diritto, estensibile ai componenti del nucleo familiare, di accedere al mutuo INPS, a patto di soddisfare alcune altre condizioni. Un altro requisito necessario, è che il mutuo sia destinato all’acquisto di una prima casa non di lusso (max 300 mila euro). Inoltre, i richiedenti devono essere iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, uno speciale Fondo credito su cui confluisce obbligatoriamente percentuali degli stipendi degli aderenti in servizio. Il fondo, tra l’altro, prevede diversi tipi di prestiti agevolato, oltre al mutuo ipotecario vero e proprio.

Quindi riassumendo chi può accedere alle agevolazioni per questo mutuo inps?

  • Dipendenti pubblici  con contratto a tempo indeterminato
  • Pensionati da almeno 3 anni iscritti alla gestione previdenziale
  • Componenti del nucleo familiare non proprietari di altri immobili in Italia

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Cosa bisogna fare per ottenere il mutuo Inps ex Inpdap?

Innanzitutto sarà necessario dotarsi o recuperare il Pin per accedere ai servizi al cittadino offerti dall’INPS. La domanda dovrà essere infatti compilata e inoltrata solo tramite invio telematico, in particolari periodi dell’anno, ossia i primi 10 giorni di Gennaio, come anche di Maggio e Settembre.
Sussistendo i suddetti requisiti, basterà selezionare il modulo Mutuo Ipotecario Edilizio e compilarlo, allegando poi la necessaria documentazione, sempre in formato digitale.
Per ogni tipo di richiesta, il software prevederà l’immissione di diversi tipi di documenti, che potranno andare dalla semplice visura catastale dell’abitazione oggetto del mutuo, alla dichiarazione del direttore lavori, che certificherà che l’edificio è conforme alle normative vigenti o anche la riproduzione del preliminare di compravendita, da dove si rileverà il compenso stabilito e l’acconto. Impostare la domanda sarà sufficiente per prendere nota degli esatti documenti che dovremo esibire nel nostro caso. Non ci resterà che reperirli per poi ripetere la procedura e completare la nostra richiesta online.
Sempre grazie al Pin INPS, successivamente alla concessione del mutuo, sarà possibile per l’utente ottenere una copia dei bollettini bancari o postali, in caso, ad esempio, di smarrimento di quelli precompilati che verranno inviati dall’INPS al domicilio del richiedente. É chiaro quindi che l’aspetto telematico ha un’importanza fondamentale in questo tipo di pratiche.

Mutuo INPS differenza tra dipendenti pubblici e pensionati

Se entrambe le categorie, per beneficiare del mutuo ex INPDAP, devono essere iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, sono solo i dipendenti pubblici, che ricordiamo devono essere assunti a tempo indeterminato, a dover contribuire obbligatoriamente al finanziamento del fondo. I pensionati potranno versare la loro quota in forma volontaria, ricavandone il diritto di accedere a prestiti agevolati alternativi, come il piccolo prestito Inpdap, i prestiti INPS 2015 e i mutui ipotecari. Ai dipendenti pubblici in servizio, verrà invece riservato l’accesso a finanziamenti e mutui convenzionati diretti.
Ogni anno le direzioni regionali fisseranno su base quadrimestrale la disponibilità di bilancio, ripartendo circa il 50% delle risorse sulla base delle domande di finanziamento arrivate l’anno prima e l’altro 50% in base agli iscritti aventi diritto. In caso di presenza di fondi extra poi, le risorse verranno estese agli aventi diritto già in possesso di altra abitazione, che intenderanno però acquistare un’altra casa in comuni distanti oltre i 250 km dalla precedente proprietà.

Mutuo INPS, le novità del 2015-2016 e i tassi

Dal 2015 sono state introdotte alcune modifiche al regolamento di base per i mutui INPS. Innanzitutto, i dipendenti pubblici e i pensionati potranno accedere al finanziamento soltanto in caso d’iscrizione al suddetto fondo erogante da più di 3 anni. La durata del mutuo è fissato in 10, 15, 20, 25 e 30 anni, a scelta del richiedente. L’immobile, oltre a non poter superare i 300.000 euro, come già detto per non incorrere nella definizione di casa di lusso, non potrà essere finanziata per più del 100% del valore; valore che sarà determinato da un perito dell’INPS. Una deroga a tale percentuale potrà essere costituita dalla copertura delle spese notarili, nella misura di 5.000 euro massimo.
Il tasso d’interesse poi, che nel 2014 veniva fissato in 3,75% in caso di scelta di mutuo a tasso fisso è stato modificato a partire dal 1° luglio 2015. Il nuovo tasso, sui contratti di mutuo ipotecario edilizio a tasso fisso, erogati agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, viene ridotto a 2,95%.
La riduzione viene applicata in automatico, sia ai contratti a tasso fisso già stipulati che a quelli a seguire dalla suddetta data.
Più per una questione di proforma, visto che si dubita che ad alcuni non possa piacere la riduzione, si avverte che dalla data del 1° luglio e nei 30 giorni successivi era possibile manifestare dissenso per la modifica del tasso d’interesse.

Mutuo inps per acquisto prima casa e calcolo rata

Ovviamente il mutuo è tipicamente adatto e previlegiato per l’acquisto della prima casa o abitazione, abbiamo visto chi può farne richiesta e quali sono i tassi agevolati. Prima di farne richiesta è fondamentale leggere il prospetto informativo e vedere se si hanno tutti i requisiti in oggetto.

La normativa varia molto velocemente cosi come i tassi d’interesse applicati, sul sito dell’INPS esistono strumenti per la calcolo della rata del mutuo. Insomma si tratta comunque di un mutuo a tasso agevolato e quindi tipicamente è davvero conveniente rispetto ad altre tipologie di mutui online.

Inoltre ricordiamo che con l’adesione al fondo credito si accede in modo autonomo alle agevolazioni per i piccoli prestiti Inpdap come abbiamo già visto in un articolo a loro dedicato

Martina Belmondo
Laureata in Economia Aziendale, classe 1987, Martina dirige la redazione di Inprestiti.com da giugno 2015. Ama gli animali e gli sport estremi.